Banksy a Firenze

 

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visitatori alla mostra su Banksy a Firenze

 

Ho ricevuto l’invito alla presentazione della mostra¹ su Banksy,

a Palazzo Medici Riccardi² a Firenze, organizzata col patrocinio della Regione Toscana.

(In effetti questo sito, si occupa di eccellenze Italiane, ma vorrei approfittare dell’occasione per fare una digressione su Banksy³).

Il mio primo pensiero4 è stato questo:

L’evento è curioso:

dato che immaginiamo Banksy allergico al pensiero che si sta organizzando una mostra sui di lui, con tanto di istituzioni.

Essendo un’artista digitale, ho scelto di lavorare con uno pseudonimo, per via dello stesso tipo di insofferenza alle accademie e alle gallerie d’arte.

 

Banksy, Barcode, Valentina.ink

Banksy, Barcode5, serigrafia su carta

 

In effetti, non mi dispiace che il mio Comune abbia deciso di intraprendere una manifestazione per diffondere l’immagine di

Banksy, qui da noi molto meno conosciuta che all’estero. Non è un male che la mostra veicoli questi messaggi, anzi, è piuttosto curioso.

È anomalo che un Comune si prodighi per diffondere una parte di cultura sovversiva…

…a questo mio quesito di ieri, ha risposto il sindaco6 in persona

durante il suo intervento alla presentazione di oggi, con queste parole:

 

-l’arte di Banksy è piena di sagacia, di intelligenza, di abilità comunicativa: una comunicazione che è messa al servizio di una critica dissacrante, radicale del potere economico anzitutto, ma, in generale di tutti i poteri.

In questo caso credo che sia interessante osservare che questa mostra sia finanziata e promossa da un’istituzione pubblica che, in qualche modo rappresenta un potere anch’essa: è come se noi, nel nostro piccolo, ci mettessimo in discussione nella maniera più radicale.-

 

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Banksy, Laugh Now7, serigrafia su carta

 

Il mio secondo pensiero (da infiltrata DADAista) è stato di capire se questa mostra fosse autorizzata e riconosciuta da Banksy.

Su questo punto ho potuto intervistare il curatore della mostra, Gianluca Marziani.

Alla mia domanda [molto diretta e un po’ insolente] su dove provenissero le opere in mostra:

V -…Volevo capire… come vi siete procurati queste opere? …Proprietà, di chi, sono?-

GM -Queste opere arrivano direttamente dallo staff, dal management Banksy8… Per cui le abbiamo scelte noi, sulla base delle disponibilità che ci hanno dato loro. E quindi, arrivano direttamente da Londra, queste opere.

V -Ma… [io, ancora più insolente:]

quindi voi siete stati autorizzati da lui?

GM -Questa è una mostra autorizzata,

sì, sì…

V -Davvero?? Questa è una notizia importante9 …sarebbe la prima mostra autorizzata in Italia?

GM -No, non è la prima… La prima è quella di Roma10 che ha curato Stefano Antonelli insieme a me. Questa è la seconda, in realtà, in Italia.

V -Quindi,

non sbaglio, se lo scrivo??

GM -…no, no; può scriverlo perché è una cosa che è reale:

abbiamo fatto un accordo con loro

c’è anche un accordo contrattuale, proprio: di utilizzo, tempistiche… Nel senso… poi loro sull’aspetto manageriale sono molto… …

V -Fiscali?

GM -…Assolutamente…

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Banksy, Pulp Fiction, serigrafia su carta

non c’è niente di insensato

di lasciato lì. Per cui è tutto molto ben organizzato.

[poi sono giunta al nocciolo della legittimità della questione: gli incassi]

V -…non l’ho trovato scritto da nessuna parte… Volevo capire se

gli ingressi sono a pagamento?

[interviene l’addetta stampa di MetaMorfosi, M.G. Filippi, facendomi capire che si paga per l’ingresso al polo museale di Palazzo Medici Riccardi]

[chiedo, più esplicitamente, ad entrambi:]

V-Chi paga l’ingresso di Palazzo Medici Riccardi, può visitare tutto, compreso questo?

GM -Sì

V-Bene, è una cosa molto positiva, questa,

Mi farà piacere scriverla

grazie, arrivederci!

GM -Grazie a te, buon lavoro

 

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Banksy, Girl With Baloon11, serigrafia su carta

 

La mostra verrà inaugurata al pubblico a partire dalle 17 di domani.

Mentre è di pochi giorni fa l’evento che ha sconcertato il mondo delle aste e delle gallerie d’arte.

Un’opera [Girl With Baloon], appena battuta, all’asta12

si è autodistrutta sotto gli occhi di tutti.

Sempre di questi giorni, la notizia che

Banksy, si dissocia categoricamente dalla mostra a Milano13

(di prossima partenza a Novembre) tanto che, gli organizzatori, si sono visti costretti a specificarlo.

Quando sono andata a Palazzo Medici Riccardi, per avere informazioni sull’evento di Firenze, si sono affrettati a dirmi:

-Banksy è in mostra a Milano, lo sapeva?

la mia risposta è stata:

-Mah… Vede, io sono allergica14 a queste cose… Sto facendo un’eccezione in questo caso solo perché abito proprio qui e volevo capire cosa stava succedendo.

In attesa di vedere se Banksy prenderà posizione15 sull’evento di Firenze:

 

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Banksy, Black Books16, 2001-2004

 

…la mia partecipazione non si esaurirà con la sola visita al museo…

è una promessa solenne che faccio a Banksy ;))

 

 

 

 

Note e approfondimenti

1 La mostra, Intitolata This is not a photo opportunity, è un’iniziativa promossa dall’associazione culturale MetaMorfosi, patrocinata da Firenze Metropolitana, con il sostegno della Regione Toscana ed in collaborazione con Muse. Si terrà dal 19 Ottobre al 24 Febbraio, presso Palazzo Medici Riccardi a Firenze; ed è curata da Gianluca Marziani e Stefano Antonelli
2 Palazzo Medici Riccardi (1444-60 circa). Su commissione di Cosimo il Vecchio De’ Medici, fu progettato da Michelozzo (1396-1472), architetto del Rinascimento (il più importante assieme a Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti). Il Palazzo trasmette l’idea di Potere e Giustizia civili. Attraverso linee semplici e squadrate, forme sobrie e discrete (come sempre, nelle meravigliose opere di Michelozzo); senza alcuna prosopopea, senza eccessi di austerità. Le opere di Michelozzo sono improntate ad una forma gentile di eleganza attraverso la linearità di forme pulite. Tale caratteristica gentilezza umanista, contraddistingue le opere di Michelozzo, rispetto alle altre voci del Rinascimento: inutile dire che ho per questo architetto, una particolare predilezione :))
3 Come ho già fatto notare, nell’articolo Il sorriso della Gioconda, Banksy è uno dei miei artisti preferiti. Senza voler fare termini di paragone, alcuni dei miei lavori sono simili ai suoi (ad esempio il mio décollage nell’articolo citato, assomiglia ad una versione di Banksy dove la Gioconda, voltata di spalle, mostra il sedere). …In effetti siamo della stessa generazione;))
4 La mia presenza all’inaugurazione, aveva lo scopo di capire se la mostra fosse approvata da Banksy, appurare quale fosse la provenienza delle opere e capire se il biglietto fosse a pagamento. Capire, in altre parole, se si trattava di una mostra autorizzata da Banksy o di un fake. (Ossia una mostra abusiva). [La mia missione da infiltrata in incognito invece è fallita clamorosamente:)) sono stata fotografata da tutte le testate giornalistiche locali!].
5 Barcode è la mia opera preferita di Banksy [mi riconosco molto, nel soggetto!] Come credo, la maggior parte delle opere di Banksy, il primo graffito originale, non esiste più. Le opere di street art, considerate abusive, vengono rimosse nella stragrande maggioranza dei casi. Qualche volta, come in questo caso, due copie pare che siano state salvate. Questa come le altre opere in mostra è una riproduzione in serigrafia su carta della stamperia di Banksy stesso.
6 Il sindaco di Firenze Dario Nardella.
7 Il cartello dice: Ridete ora, ma un giorno, saremo noi al comando. (…L’ho pensato spesso anch’io!).
8 Sono stata insistente su questo punto, perché la risposta “autorizzata dallo staff” [non da Banksy in persona] mi è sembrata un po’ evasiva, rispetto alla mia domanda molto precisa. È stato aggiunto, dall’addetta stampa M.G. Filippi [testuali parole] che: …Lui “personalmente” non autorizza mai niente
9  Che si trattasse effettivamente di una mostra autorizzata. Mi sembrava necessario pubblicizzarlo ai fini della disambiguazione che avrebbe, non poco, valorizzato la mostra. Personalmente, non riuscivo a spiegarmi, come mai, non avessero pubblicizzato la cosa: e ancora me lo chiedo.
10 Non ho trovato conferma di mostre autorizzate a Roma. Si trova notizia di una mostra NON autorizzata tenutasi a Roma dal 24 Maggio-4 Settembre 2016. Al riguardo in un’articolo si legge: Nessuna delle opere esposte è stata direttamente fornita da Banksy, che è notoriamente contrario a mostre come questa: gli organizzatori hanno spiegato che Banksy «non è associato né coinvolto […] ». N.B. Le opere erano fornite da privati.
11 La copia gemella dell’opera autodistrutta all’asta …A Sotheby’s a Londra venerdì sera [5/10/2108 ndr] e il suo prezzo di vendita ha eguagliato il precedente record dell’artista di 1,04 milioni di sterline. In Rolling Stone. [articolo del 6 Ottobre 2018].
12 Il video dell’evento è proposto a fine percorso della mostra. Ma lo si trova sul sito ufficiale di Banksy, dove è mostrato anche il retroscena con la costruzione del meccanismo di autodistruzione nascosto nella cornice.
13 Dal 21 novembre al MUDEC di Milano. Banksy, si è dissociato dall’evento (vi invito a fare altrettanto). [Non riporto il link dell’evento nel rispetto della volontà dell’artista].
14 Ricordo un’accesa discussione, in cui sostenevo che le opere d’arte dovessero essere liberate dai musei. Quando esprimo queste opinioni suscito uno sgomento generale. Ma penso che l’arte sia fatta per correre ad ogni angolo di strada: soggetta alle intemperie della storia. Personalmente ritengo che l’arte appartenga a tutti. L’arte contemporanea in particolare, è una forma comunicativa. È parte della vita e non può essere imbalsamata in un museo. Né catalogata. Né può essere valutata in denaro. L’arte è libera perché: non si possono chiudere le idee in una teca.
15 L’unico modo per distinguere le vere opere di Banksy da quelli che invece sono i fake, è visitare questa sezione del sito di Banksy e la pagina Instagram originale di Banksy (la riporto qui, perché è meno semplice da trovare). Banksy se n’è servito per commentare [con autoironica critica artistica] le opere realizzate a New York [nell’Ottobre 2013] e mai firmate. Prova, dell’autenticità, era la pubblicazione sulla pagina personale del social. New York, impazzì in una febbrile caccia al tesoro. [documentata nel film Banksy Does New York, 2014, consiglio di vederlo, è scaricabile online]. Banksy ha segnato un passo importantissimo e decisivo nella storia dell’arte contemporanea, con il merito di coinvolgere in maniera diretta i cittadini, fruitori e unici legittimi proprietari delle opere di street art e portando l’arte nella vita e nella strada.
16 Tre piccoli volumi: Banging Your Head Against a Brick Wall (sottotitolo: il modo più veloce di arrivare in cima ai tuoi affari e capovolgerli); Existencilism (dedicato “a tutti coloro che nutrono un disprezzo viscerale per il buonsenso” ); Cut It Out (dedicato a Casual T). Contengono poesie, immagini e pensieri di Banksy. Ho scoperto che i tre volumetti si possono acquistare online [non metto qui il link, perché non so se il sito che li vende sia autorizzato da Banksy].

 

NB La posizione strategica, molto ironica, che occupano le immagini in questo articolo, non è affatto casuale.

 

…Questo articolo è dedicato al mio Magnifico Lorenzo :))

 

 

2 commenti su “Banksy a Firenze

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