Diabolik sono io¹
è il titolo del docufilm-evento proiettato nelle sale per i soli 3 giorni (11-12-13 Marzo)
il film racconta con un taglio inedito la storia di Diabolik²
attraverso la misteriosa scomparsa del suo primo disegnatore Angelo Zarcone³
di cui si è persa ogni traccia,
subito dopo avere completato il N.1 (oggi rarissimo nella prima versione stampa originale):
Il Re del terrore.4
Circa i dettagli, non vogliamo rovinare la sorpresa a chi avrà l’occasione di vederlo.
Il film è stato realizzato in collaborazione con Astorina5, la casa editrice di Diabolik,
e infatti ne rispetta integralmente l’immagine:
L’antieroe ideato da Angela Giussani6, alla quale si è aggiunta la collaborazione della sorella Luciana,
ha fatto la sua comparsa nel 1962: il suo successo è dovuto anche al fatto che si ispira al dato reale
diventa così un personaggio credibile. Come tale, è anche espressione delle contraddizioni del tempo.
In un’Italia combattuta tra modernità ed antiche ruggini del passato.
Il fumetto stesso è stato contestato dalle ondate moraliste del tempo.
Ma Diabolik è un personaggio di fantasia7,
le sue avventure sono ambientate in un luogo astratto, di pura invenzione, la città di Clerville
gli avvenimenti delittuosi, si svolgono anche questi in una dimensione sospesa,
il crimine privo di dettagli cruenti
a filo di lama8.
…e qui si delinea appunto come antieroe immaginato da due donne:
niente paura, nessuna crudeltà
un antieroe del crimine dove la freddezza non è affatto determinata dal cinismo.
Ma dalla pura astrazione, dalla fantasia.
Dove perfino i beni materiali conquistati
i gioielli, la refurtiva
perdono di importanza, si smaterializzano9, nel momento in cui vengono conquistati.
Un antieroe romantico, fedele ed innamoratissimo di
Eva Kant10, compagna e complice:
il crimine si scioglie nell’amore ed Eva Kant emerge con un ruolo di primo piano,
di figura femminile protagonista.
Protagonista assoluto è il fascino del mistero in tutte le sue sfaccettature: il crimine, la femminilità11, l’amore
Il mistero della fantasia creativa:
Così, disegnatore e personaggio si fondono e svaniscono nel buio:
[Che fine ha fatto Angelo Zarcone?]
…Avete oggi, domani e dopodomani per vedere il film.12
Note
1 Il film è scritto da Giancarlo Soldi (regia) in collaborazione con Mario Gomboli (direttore di Astorina), offre immagini di repertorio ed interviste con il contributo, tra gli altri, di: Gianni Bono (storico del fumetto), Alfredo Castelli (fumettista e critico del fumetto), Tito Faraci (Fumettista e scrittore), Manetti bros, Milo Manara (fumettista), Carlo Lucarelli (scrittore e giornalista), Andrea Carlo Cappi (scrittore). [Distribuzione: Nexo Digital, Data uscita in Italia: lunedì 11 marzo 2019, Nazione: Italia].
2 Diabolik è un fumetto italiano, ideato da Angela Giussani in collaborazione con la sorella Luciana. Il primo numero, uscito nel Novembre del 1962.
Il personaggio [che, a detta delle sorelle Giussani, nelle fattezze ricorda l’attore Robert Taylor] si ispira alla serie di Fantomas personaggio della letteratura Francese che risale all’ottocento]. Di Fantomas esistono diverse versioni cinematografiche a partire dal 1911, fino al famosissimo Fantomas 70 del 1964 e oltre. Tra tutte Diabolik si ispira in modo particolare alla versione cinematografica di Fantomas del 1032 [Gli occhi blu, della grafica della locandina, il costume e la bionda protagonista femminile nel film del ’32 ricordano molto i tratti distintivi del fumetto italiano Diabolik].
Tuttavia Diabolik si caratterizza con una personalità ben differente, che ancora oggi lo distingue sia dai precedenti eroi dei fumetti e della letteratura, sia dai successivi. L’arma vincente di Diabolik infatti, non è la forza fisica, ma piuttosto l’ingegno. [Si tratta di un personaggio ideato dalla fantasia femminile infatti]. Oltre all’astuzia ed alla scaltrezza Diabolik è in grado di inventare gli strumenti di cui si serve [tra tutte, la materia plastica particolare che gli permette di costruirsi delle maschere con cui assumere le fattezze di chiunque] è un “ladro inventore” di se stesso.
Ed è sì un criminale, ma dotato di un alto senso morale e di giustizia. Attraverso la complicità con Eva Kant, il fumetto acquista inoltre connotazioni romantiche ben lontane dal cinismo che talvolta si è cercato di attribuirgli.
Per i personaggi di Diabolik vi rimando al link del sito ufficiale di Diabolik.
3 Di certo su Angelo Zarcone, la sua identità e che fine abbia fatto, non si sa nulla. È scomparso subito dopo aver completato il n. 1 di Diabolik e di lui si è persa ogni traccia. Il disegnatore della copertina de Il Re del Terrore, Brenno Fiumali, ha provato a farne un ritratto a memoria: ed è l’unica traccia che è rimasta di Angelo Zarcone, detto “il tedesco”.
4 Il Re del Terrore è stato disegnato da Angelo Zarcone, la copertina era disegnata da Brenno Fiumali. [la copertina è rimasta invariata anche nella ristampa del 1964, edizione ridisegnata da Luigi Marchesi].
5 Astorina è la casa editrice di Diabolik, fondata da Angela Giussani che l’ha diretta fino alla sua scomparsa nel 1987. Nella direzione le è così succeduta la sorella e collaboratrice Luciana Giussani che è venuta a mancare nel 2001. Dal 1999 la casa editrice è diretta da Mario Gomboli che ha anche collaborato ed è la voce narrante nel docufilm Diabolik sono io.
6 Su Angela e Luciana Giussani: link del sito ufficiale.
7 Il fumetto è ambientato in luoghi di fantasia e si svolge in una dimensione astratta. Tuttavia le storie e gli episodi si sono talvolta ispirati a fatti di attualità e della cronaca del tempo. Si tratta senz’altro di un elemento alla base della sua creazione che ne ha determinato il successo, rendendolo credibile, plausibile, per così dire, avveniristico ma attuale al tempo stesso.
8 L’arma di Diabolik è il pugnale.
9 Nel fumetto si capisce che la refurtiva non viene accumulata ma investita come risorsa per realizzare nuovi colpi.
10 Eva Kant fa la sua comparsa nel n. 3 del 1963: L’arresto di Diabolik. La co protagonista femminile del fumetto è tratteggiata come una donna indipendente e molto intelligente, oltre che molto bella. Eva Kant si è presa il suo spazio, in un albo a lei dedicato; ed è uscito anche un manuale di autodifesa, Senza Paura, di cui Eva Kant è protagonista.
11 Oltre le creatrici di Diabolik, l’intera redazione era femminile, come si vede nelle immagini di repertorio del film. Si tratta dunque di una femminilità vera: tratteggiata dalle donne stesse. [E chissà che non sia proprio per questo, che il fumetto ha conquistato milioni di appassionati uomini!].
12 Questo docufilm è un evento in proiezione esclusiva per questi tre giorni. Ma, vi dico in anteprima, che è in progetto un film su Dabolik dei Manetti Bros, prodotto da RAI cinema; le riprese dovrebbero cominciare tra qualche mese.
Le immagini di questo articolo sono tratte dal Film Diabolik sono io.